La corsa verso una mobilità urbana sostenibile: il ruolo della condivisione dei mezzi di trasporto nella riduzione della dipendenza dal veicolo privato.
MOBILITÀ
L'urgenza sempre crescente della crisi climatica ha trasformato il raggiungimento di una mobilità urbana sostenibile in una priorità per la maggior parte delle città europee. Di conseguenza, i responsabili delle politiche stanno cercando il mix ottimale di strumenti politici per ridurre le esternalità negative generate dal trasporto su strada garantendo nel contempo l'accessibilità. Un obiettivo cruciale di questi strumenti politici è ridurre la dipendenza dalle automobili private e incoraggiare uno spostamento modale verso modalità più sostenibili (Kuss & Nicholas, 2022). La proprietà e l’uso di automobili private nelle aree urbane comporta una lunga lista di esternalità negative, come le emissioni di gas serra, l'inquinamento dell'aria e acustico, la congestione del traffico, l'occupazione eccessiva dello spazio pubblico, la sicurezza stradale, ecc.
Insieme a un ampio catalogo di misure politiche "punitive" come sistemi di tariffazione della congestione, Zone a Basse Emissioni o regolamenti restrittivi sulla sosta (Kuss & Nicholas, 2022), la mobilità condivisa è uno degli strumenti di cui le città dispongono per ridurre la proprietà e l'uso dell'automobile (Machado e de Hue, 2018, Ruhrort, 2020). La mobilità condivisa comprende quei servizi di trasporto che possono essere accessibili a breve termine e su richiesta attraverso l'utilizzo di app e senza l'intervento di intermediari (Invers, 2022a). Questo tipo di servizi ha il potenziale per promuovere effetti positivi sulla sostenibilità come l'aumento del tasso di utilizzo dei veicoli esistenti, la riduzione delle emissioni nel ciclo di vita, la facilitazione dell'elettrificazione delle flotte, la riduzione dell'inquinamento atmosferico e acustico e la diminuzione dello spazio pubblico dedicato al parcheggio, che potrebbe essere utilizzato alternativamente per altri scopi (Shaheen et al., 1998).
Nonostante il potenziale dei servizi di mobilità condivisa, la loro adozione rimane attualmente limitata, confinandoli a uno status di nicchia e limitando il loro ruolo nel raggiungimento di una mobilità più sostenibile.
Il cambio di paradigma dalla proprietà all'uso potrà trasformare significativamente il significato che gli individui attribuiscono ai veicoli privati e cambiare le pratiche e le credenze legate al trasporto, anche tra coloro che non hanno ancora adottato questo tipo di mobilità.
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