Unire le forze, moltiplicare i risultati: il modello delle Coalizioni Territoriali di Mobility Manager

I Mobility Manager aziendali affrontano oggi sfide strutturali che limitano l’efficacia delle loro azioni. Nonostante competenze e visione strategica, operano spesso in un contesto frammentato che trasforma la gestione della mobilità in un complesso esercizio di ottimizzazione con risorse inadeguate.
Le criticità principali del modello attuale includono:
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Insufficiente massa critica: La singola organizzazione raramente raggiunge i numeri necessari per negoziare efficacemente con fornitori di trasporto o giustificare investimenti significativi in infrastrutture dedicate.
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Isolamento operativo: I piani strategici sviluppati singolarmente rischiano di restare sulla carta perché mancano interlocutori con cui allineare visioni e implementare azioni coordinate sul territorio.
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Frammentazione delle iniziative: Soluzioni potenzialmente valide si scontrano con il limite di ottimizzare soltanto segmenti specifici del percorso casa-lavoro dei dipendenti.
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Limitata influenza istituzionale: Le organizzazioni faticano a influenzare efficacemente le decisioni di mobilità territoriale quando agiscono individualmente.
A queste difficoltà si aggiunge la necessità di trasformare la gestione della mobilità da centro di costo a leva strategica che genera valore tangibile per l’organizzazione.
La dimensione territoriale ottimale: il quartiere come unità strategica
La scala territoriale di quartiere o distretto rappresenta la dimensione intermedia che consente di superare questi ostacoli. Le Coalizioni Territoriali di Mobility Manager operano a un livello ottimale che permette di:
- Aggregare la domanda di mobilità di organizzazioni geograficamente prossime, tipicamente raggiungendo 1.000+ dipendenti
- Mantenere l’agilità decisionale e operativa necessaria per implementare rapidamente soluzioni efficaci
- Garantire la comunanza delle esigenze di mobilità grazie alla prossimità fisica delle sedi
Questa dimensione rappresenta l’anello di congiunzione ideale tra la singola organizzazione e la scala comunale, troppo ampia per interventi mirati ed efficaci.
Benefici sistemici di un approccio territoriale integrato
Per le organizzazioni aderenti
L’approccio collaborativo permette di ridurre costi operativi legati alla mobilità grazie alla condivisione delle risorse (ad esempio, di una navetta) e alla maggiore capacità negoziale. Gli spazi di parcheggio vengono gestiti con maggiore efficienza, ad esempio grazie a programmi di carpooling interaziendali, liberando aree potenzialmente utili per altre funzioni aziendali. Non meno importante, la partecipazione a progetti di mobilità territoriale valorizza la presenza dell’organizzazione nel contesto locale, rafforzandone il posizionamento come attore responsabile e proattivo.
Per i dipendenti
Il personale beneficia in modo diretto di soluzioni più efficaci e diversificate. Gli spostamenti quotidiani casa-lavoro diventano meno stressanti, con tempistiche più contenute e costi ridotti. La maggiore affidabilità dei collegamenti diminuisce l’incertezza legata agli imprevisti del traffico, permettendo una migliore pianificazione della giornata. La coalizione, inoltre, offre una varietà di alternative di mobilità significativamente superiore rispetto a quanto una singola organizzazione potrebbe implementare, garantendo soluzioni più personalizzate alle diverse esigenze.
Per il territorio
L’impatto positivo si estende all’intera comunità locale. La riduzione del traffico veicolare nelle ore di punta alleggerisce la congestione su strade e nodi critici, con benefici per tutti gli utenti della rete. La qualità dell’aria migliora progressivamente grazie alla riduzione delle emissioni, mentre decresce l’inquinamento acustico legato ai flussi veicolari. Forse il risultato più duraturo consiste nello sviluppo di un modello di governance partecipata della mobilità locale, dove le decisioni vengono assunte attraverso un processo strutturato di condivisione tra attori pubblici e privati, superando la tradizionale frammentazione degli interventi.
Interventi strategici che superano i limiti della frammentazione
Le Coalizioni implementano progetti coordinati difficilmente realizzabili da singole organizzazioni:
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Ottimizzazione mirata del TPL: L’analisi integrata dei flussi di mobilità identifica corridoi ad alta densità e permette di negoziare potenziamenti specifici negli orari critici, con impatti concreti sui tempi di percorrenza. Le richieste basate su dati aggregati hanno un peso contrattuale significativamente maggiore.
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Infrastrutture condivise di quartiere: La creazione di hub di mobilità nei punti strategici del distretto, con sistemi integrati per biciclette, micromobilità e veicoli elettrici ottimizza gli investimenti e amplia le opzioni disponibili per tutti i dipendenti delle aziende aderenti.
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Servizi integrati di mobilità flessibile: Programmi di carpooling cross-aziendali che raggiungono la massa critica necessaria per funzionare efficacemente e navette condivise verso i principali hub di trasporto diventano economicamente sostenibili quando pianificati a livello di distretto.
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Gestione coordinata delle richieste infrastrutturali: L’interlocuzione strutturata con le amministrazioni locali per interventi mirati sulle infrastrutture di quartiere acquisisce maggiore rilevanza e produce risultati concreti in tempi ridotti.
Una struttura operativa pragmatica ed efficiente
Il valore della Coalizione risiede nella sua capacità di operare attraverso una struttura semplice ma efficiente:
- Un comitato di coordinamento composto dai Mobility Manager delle organizzazioni aderenti
- Gruppi di lavoro tematici su specifici progetti di intervento
- Un sistema di condivisione dati standardizzato nel rispetto della normativa sulla privacy
- Riunioni operative con cadenza mensile e monitoraggio trimestrale dei risultati
Questa organizzazione mantiene continuità operativa senza appesantire le organizzazioni partecipanti con ulteriori livelli di complessità amministrativa.
La Coalizione crea inoltre un canale di comunicazione privilegiato con gli enti locali e il Mobility Manager di Area, trasformando il rapporto con le istituzioni. Anziché presentare istanze frammentate e spesso contraddittorie, le organizzazioni possono offrire proposte strutturate, basate su analisi integrate della domanda di mobilità e progettate sulle effettive esigenze del territorio. Questo approccio anticipatorio permette di tradurre i dati in progetti concreti, identificando soluzioni mirate prima che le criticità si manifestino. Il Mobility Manager di Area trova così un interlocutore che porta proposte operative già condivise da multiple organizzazioni, facilitando la pianificazione territoriale e l’ottimizzazione delle risorse pubbliche destinate alla mobilità sostenibile.

Paolo Barbato è il CEO e co-fondatore di Wiseair, una società che si occupa di soluzioni data-driven per la mobilità sostenibile e la gestione della qualità dell'aria.