L'analisi dei benefici ambientali nel Piano Spostamenti Casa-Lavoro

MOBILITÀPSCLNORMATIVA

4/26/20233 min read

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I Piani Spostamenti Casa-Lavoro (PSCL) rappresentano una tappa cruciale nella promozione di pratiche sostenibili in ambito lavorativo. Oltre all'ottimizzazione degli spostamenti dei dipendenti, la fase finale di redazione di questi piani si concentra sulla stima dei benefici ambientali che potrebbero derivare dalla loro implementazione. In questo contesto, la valutazione accurata di riduzione delle emissioni diventa un aspetto fondamentale, richiedendo ai mobility manager di andare oltre le linee guida nazionali per ottenere una stima realistica dei vantaggi ambientali.

Stima dei benefici secondo le Linee Guida Nazionali

Mentre le linee guida nazionali forniscono un quadro iniziale, è responsabilità dei mobility manager personalizzare queste stime. L'implementazione dei PSCL dovrebbe tradursi concretamente in una riduzione delle emissioni di CO2, PM10 e NOx, e la sfida consiste nel quantificare queste riduzioni in maniera realistica.

Reperimento dei fattori di Emissione ISPRA

Un prezioso strumento a disposizione dei mobility manager è la banca dati di ISPRA, che contiene i fattori di emissione medi per il parco circolante in Italia. Questi dati permettono di calcolare in modo preciso gli impatti ambientali derivanti da un piano di mobilità sostenibile. È importante sottolineare che la qualità della stima dipende dall'accuratezza dei dati utilizzati, rendendo cruciale l'aggiornamento costante delle informazioni provenienti da ISPRA.

Stima dei fattori di emissione medi del parco auto circolante

Per selezionare i corretti fattori di emissione da utilizzare nel calcolo delle emissioni annuali del parco auto circolante, il mobility manager dovrà effettuare un'analisi periodica sull'evoluzione dell'alimentazione delle auto destinate alla mobilità in itinere. Le formule per il calcolo dei benefici ambientali previste nelle linee guida, infatti, richiedono la stima del fattore di emissione medio del parco auto circolante per ciascuno degli inquinanti e dei gas climalteranti previsti (CO2, PM10 e NOx), il quale andrà effettuato a partire dai fattori di emissione ISPRA associati a ciascuna categoria di veicolo (es. auto a benzina Euro 4, auto PHEV Euro 5 etc...). Tale stima dovrà essere effettuata per ciascuna misura di mobilità sostenibile tenendo conto di diversi fattori chiave:

  • Il numero e i profili di mobilità dei dipendenti propensi all'adozione della misura di mobilità oggetto di indagine;

  • Il tasso di adozione as-is di ciascuna categoria di veicolo da parte dei dipendenti propensi all'adozione della misura di mobilità oggetto di indagine;

  • La percorrenza chilometrica annuale effettuata negli spostamenti casa-lavoro da parte di dipendenti propensi all'adozione della misura di mobilità oggetto di indagine, a sua volta dipendente dalla distanza casa-lavoro dei dipendenti e dall'impatto del lavoro da casa sul numero di tragitti annuali.

Calcolo dei benefici ambientali

Una volta stimati i fattori di emissione medi del parco auto circolante e le relative percorrenze chilometriche annuali, è necessario stimare le riduzioni di emissioni annuali di CO2, PM10 e NOx dovute al traffico veicolare privato e previste in ragione dell'implementazione di ciascuna misura di mobilità sostenibile. Tale stima va effettuata secondo procedure specifiche per ciascuna categoria di misura:

  • Procedura 1
    Va applicata per la stima dei benefici ambientali che si conseguono quando un dipendente rinuncia all’uso del mezzo privato a favore di spostamenti in bicicletta o a piedi o con un mezzo del trasporto pubblico locale (TPL). Tale procedura va applicata anche in presenza di misure volte a favorire lo smart working o il co-working;

  • Procedura 2
    Va applicata per la stima dei benefici ambientali che si conseguono quando un dipendente rinuncia all’uso del mezzo privato perché fruisce di servizi di car pooling o car sharing (aziendali o privati);

  • Procedura 3
    Va applicata per la stima dei benefici ambientali che si conseguono quando un dipendente rinuncia all’uso del mezzo privato perché fruisce di servizi di trasporto collettivo aziendale (navette).

Conclusioni

La stima accurata dei benefici ambientali nei Piani Spostamenti Casa-Lavoro è un passo essenziale verso un ambiente di lavoro più sostenibile. L'utilizzo di dati dettagliati da ISPRA e l'analisi critica dell'evoluzione dell'automobile possono contribuire a un quadro più preciso e realistico. I mobility manager giocano un ruolo cruciale nel plasmare l'impatto ambientale positivo dei PSCL, guidando le organizzazioni verso una mobilità più sostenibile e responsabile.

Tuttavia, la stima dei benefici ambientali secondo le procedure definite dalle linee guida nazionali è un'attività delicata, laboriosa e tutt'altro che banale, che richiede competenze tecniche verticali nella raccolta e nell'elaborazione di strutture dati complesse. Per questo negli ultimi anni sono nate piattaforme digitali per la raccolta, l'elaborazione e l'analisi dei dati di mobilità aziendale che, tra le altre cose, automatizzano il calcolo dei benefici ambientali secondo linee guida, permettendo al mobility manager di risparmiare tempo, di ridurre il rischio di errori e di disporre di informazioni chiare e 100% compliant .

Se vuoi approfondire in che modo piattaforme tecnologiche come Workplace Mobility effettuano la stima dei benefici ambientali del PSCL lasciaci i tuoi contatti nel form qui in basso.

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