La sfida continua: Italia alle prese con lo smog nel 2024

QUALITÀ DELL'ARIA

2/12/20242 min read

white car on road
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Purtroppo neanche quest’anno la lotta contro lo smog nelle città italiane può dirsi conclusa.

Nonostante alcuni segnali di miglioramento registrati nel 2023, i livelli di inquinamento atmosferico rimangono ancora troppo elevati, mettendo a rischio la salute dei cittadini. Secondo i dati emersi dal report Mal’Aria di città 2024, elaborato da Legambiente sulla base delle rilevazioni del 2023 effettuate nei capoluoghi di provincia, si conferma una situazione preoccupante. Su un totale di 98 città monitorate, ben 18 hanno superato i limiti normativi per gli sforamenti di PM10, con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo, mentre nel 2022 erano state 29 le città a non rispettare tali limiti. 

Al vertice della lista delle città con i peggiori sforamenti troviamo Frosinone, con 70 giorni di superamento, seguita da Torino, Treviso, Mantova, Padova e Venezia con valori altrettanto preoccupanti. La situazione non migliora affatto nelle città venete, con Rovigo, Verona e Vicenza tutte al di sopra della soglia critica.

Ciò che emerge con chiarezza è che le città italiane, e in particolar modo quelle al Nord, mostrano ancora un significativo ritardo rispetto ai valori proposti dalla revisione della Direttiva europea sulla qualità dell’aria che entrerà in vigore nel 2030. Questi nuovi limiti sono molto più restrittivi rispetto a quelli attuali, anche se comunque più laschi delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che suggerisce limiti ancor più bassi per garantire la salute pubblica.

L'OMS ha raccomandato l’abbassamento dei livelli di PM2.5 e PM10 a livelli notevolmente inferiori rispetto a quelli europei attuali, così come del biossido di azoto (NO2). Questo nuovo scenario pone una sfida importante per le autorità europee, che stanno lavorando alla revisione delle direttive sulla qualità dell’aria. Sebbene il Parlamento europeo abbia mostrato un sostegno deciso verso obiettivi più ambiziosi, il processo di negoziazione con il Consiglio Europeo ha rallentato il passo, introducendo una proroga fino al 2040 per garantire maggiore flessibilità agli Stati membri nell'attuare le misure necessarie.

In questo contesto, l'iniziativa Città2030 si inserisce come un importante momento di sensibilizzazione e mobilitazione. Dal 8 febbraio al 6 marzo 2024, questa campagna itinerante toccherà 18 capoluoghi di provincia, ponendo l'attenzione sulla necessità di promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni. Si tratta di un'opportunità per valutare quanto manchi alle città italiane per adeguarsi alle sfide del prossimo decennio e per chiedere azioni concrete volte a rendere le città più vivibili e sicure per tutti i cittadini.

In questa battaglia per la qualità dell'aria, un valido alleato è IDO, il servizio completo per la qualità dell'aria di Wiseair. Grazie a IDO, è possibile fornire dati affidabili e comprensibili per difendere la qualità dell’aria e valorizzare il territorio. Attraverso una dashboard online, l’amministrazione può tenere sotto controllo lo stato della qualità dell’aria in tempo reale. Inoltre, riceverà report periodici dai data scientist di IDO, con risultati aggiornati e analisi specifiche del proprio territorio. Questo strumento non solo fornisce informazioni cruciali per prendere decisioni informate, ma contribuisce anche a promuovere una maggiore consapevolezza e azione in favore della salute pubblica e dell'ambiente.

La sfida contro lo smog è ancora lunga, ma è una sfida che non possiamo permetterci di perdere. La salute dei cittadini è in gioco, e solo con un impegno deciso e coordinato, sostenuto da strumenti come IDO, possiamo sperare di garantire un futuro migliore per tutti.